Il Territorio
“Ci pensa il mare a perdonare i nostri inverni.”
(Michele Gentile)
Santa Caterina
Costa bassa e scogliosa, tranne in alcuni tratti di natura sabbiosa, incastonata da colline, Santa Caterina dista circa 7 km dal comune di Nardò di cui è frazione.
I numerosi fossili di specie marittime ritrovati sulla terraferma testimoniano il progressivo abbassamento del livello del mare a cui si deve la conformazione attuale del territorio.
Il paesaggio è delineato da una serie di gradoni che discendono verso il mare. Sono anche presenti numerose grotte nelle pareti rocciose.
La località nasce come avamposto difensivo contro gli attacchi dei Saraceni. Sono presenti infatti due torri d’avvistamento del XVI secolo a pianta quadrata (Torre Santa Caterina e Torre dell’Alto) poste in posizione sopraelevata rispetto al mare. Furono volute dagli spagnoli per contrastare le incursioni ottomane e posizionate in modo tale che fosse possibile comunicare con le altre torri tramite segnali.
PORTO SELVAGGIO
Da un valore ambientale inestimabile e bellezze panoramiche uniche nel suo genere, Porto Selvaggio è tra i luoghi del Salento più caratteristici per il suo meraviglioso ecosistema.
Lungo i 7 chilometri di costa del Parco (tra la periferia nord di Santa Caterina e la Palude del Capitano) sorgono 3 torri di vedetta, da sud a nord: Torre dell’Alto, Torre Uluzzo e Torre Inserraglio. Le torri erano un presidio della costa resosi necessario dopo che la presa di Otranto (luglio 1480) aveva messo in crisi il sistema difensivo medievale della città. Nel 1532-35 Carlo V d’Asburgo decise di attuare un piano straordinario di difesa ordinando la costruzione di nuove torri costiere una in vista dell’altra situate in posizione strategica per poter avvistare il nemico.
SANTA MARIA AL BAGNO
Mare cristallino con colori e sfumature dal turchese al verde smeraldo, tra spiagge e punti rocciosi si svela Santa Maria al Bagno. Piccola frazione del comune di Nardò in provincia di Lecce è situata sulla costa salentina del mar Ionio.
Conosciuta in passato con i nomi di Sancta Maria De Balneo o Sancta Maria ad Balneum la località è stata abitata fin dai tempi più remoti come testimoniano i numerosi reperti archeologici di epoca preistorica (cuspidi di frecce, lamelle, cocci di ceramica e altro) rinvenuti nella vicina “Grotta del Fico”.
Luogo di particolare rilevanza storica è la Torre del Fiume di Galatena, di cui oggi rimangono solo i quattro torrioni da cui prende nome la località “Quattro Colonne”. Voluta da Carlo V per difendere la sorgente di acqua dolce che spesso era oggetto di invasione da parte dei pirati intenti a rifornirvisi.